1949 regia Mervyn LeRoy con Peter Lawford, Rossano Brazzi, Elizabeth Taylor, Margaret O’Brien, June Allyson.
TRAMA: E’ la storia di quattro sorelle, Amy, Jo, Meg e Beth che vivono con la madre e la domestica, mentre il padre è al fronte a combatte la Guerra di Secessione.
La guerra fa da sfondo alle loro vicende, perché in primo piano ci sono le grandi avventure e le piccole disavventure delle quattro ragazze. La loro vita è segnata dalle continue preoccupazioni per il padre lontano e per le ristrettezze economiche che subiscono in conseguenza della guerra, ma quello che risalta maggiormente è la loro storia. Le sorelle infatti sono molto unite e, grazie alla loro solida amicizia, al modo semplice di affrontare le giornate godendo delle piccole cose quotidiane, riescono a non soccombere alle difficoltà. La spensieratezza che c’è in casa viene, però, messa a dura prova da vari eventi, arriva la notizia della malattia del padre, la madre è costretta a partire e poi anche Beth cade malata. Ed è proprio in queste fasi negative che le ragazze mostrano la bellezza e la solidità del loro rapporto, nonostante la diversità del loro carattere e del modo di affrontare i problemi. Il racconto ruota attorno ai caratteri delle quattro sorelle, ma a fare da perno, con un ruolo predominante è la madre. La donna osserva tutto quello che avviene in casa, attenta a non perdersi nulla, è sempre vigile, ma capace di lasciare spazio dando libertà di scelta, rendendo così la possibilità ad Amy, Jo, Meg e Beth di vivere le proprie esperienze, senza interferire.
E DOPO PARLIAMO: di quanto sia importante la famiglia, sorellanza, amicizia; di come sia cambiato il modo di vivere; di cosa succede quando un paese va in guerra.
CURIOSITA’: dell’intramontabile romanzo della Alcott furono realizzate 7 versioni. Questa del 1949 è la quarta e, forse, la più conosciuta. Le altre furono girate nel 1917, 1919, 1933, 1949, 1958 , 1978 per la TV, e 1994. Rossano Brazzi è stato l’idolo di nonne e mamme.
NOTE: è uno dei film natalizi per eccellenza. Un film che ha fatto sognare intere generazioni. Nonostante l’implacabile scorrere del tempo non perde il suo fascino. La combinazione di romanticismo, allegria, ingenuità e dramma lo rendono più piacevole rispetto a versioni più moderne. E chi non piange alla morte di Beth ha un cuore di pietra.
Ilaria. Mamma prima di tutto. Con l’amore per il cinema. Blogger per passione. Diciamo che ho trasferito l’abitudine di annotare i film che mi sono piaciuti (e quelli che mi hanno deluso) dal quaderno piccolo ad un quaderno un po’ più grande. A futura memoria (cinquecentofilminsieme.altervista.org)